L’’ispezione strumentale permette di oggettivare, documentando fotograficamente, l’eventuale presenza di un’alterazione o manipolazione sul reperto in esame. Verifica dell’esistenza o meno di anomalie e/o dettagli importanti quali ad es.: solchi ciechi, cancellature, abrasioni, variazione dei font di stampa, mancanza di “parallelismo” (in un testo generato da un mezzo meccanico da stampa), ecc.
Si analizza, in primis, il supporto cartaceo per comprendere se la superficie del foglio ha subito delle manipolazioni chimico/fisiche. Successivamente, nel caso di dattiloscritti, si esegue l’esame dell’inchiostro per cercare di individuare il tipo di mezzo scrittorio impiegato: inchiostro di tipo “solido” (toner), di tipo liquido (da Ink Jet), da timbratura, da nastro in tessuto. Nel caso di manoscritture si esegue analogamente l’analisi del tessuto cartaceo per individuare grammatura, rugosità superficiale, presenza o meno di filigrana, ecc. Anche in questo caso si cerca di individuare il tipo di mezzo scrittorio utilizzato: ad inchiostro di china, di tipo acquoso, alcoolico, oleoso, ecc.
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